martedì 21 gennaio 2014

Quello strano concetto di democrazia del PD


La nuova democrazia  è un concetto proprio del “Maoismo” che si evidenzia nell'idea di Mao Zedong dell'attività e degli scopi blocco delle quattro classi. La prima (e unica) attuazione della nuova democrazia fu nella Cina post-rivoluzionaria; attualmente, alcuni partiti ed eserciti comunisti, come il Partito Comunista delle Filippine, stanno conducendo una guerra popolare che ha come obiettivo l'instaurazione di un sistema a nuova democrazia.
Mao Zedong elaborò questa teoria indicandola valida specificamente per i paesi asiatici, più in generale in via di sviluppo, dove il capitalismo non si è ancora sviluppato interamente. La nuova democrazia si struttura in due fasi: la rivoluzione di nuova democrazia e la nuova democrazia come sistema.

Il PD ha fatto proprio questo concetto di “democrazia” e lo sta propugnando ai suoi elettori con caroselli mediatici e spot tipici della più efferata propaganda stalinista.
Tutti a gioire per le “primarie” ossia la “massima” espressione democratica che il nostro paese abbia mai avuto modo di conoscere e tutti a osannarle quasi fossero l’unica risposta concreta ai veri problemi che ci affliggono quotidianamente. Evviva le “primarie”! Finalmente i cittadini potranno eleggere democraticamente i propri rappresentanti e soprattutto a rafforzare la tesi della “libertà democratica” anche i non iscritti al PD potranno esprimere la loro preferenza.
Peccato in tutta questa euforia generata da tanto bombardamento mediatico nessuno si sia soffermato a fare un piccolo e semplice ragionamento: Chi sceglie i candidati che poi dovremmo eleggere?!
E già, democrazia alla “Partito Comunista Cinese”, dove il partito di propone i candidati e tu “democraticamente” puoi esprimere la tua preferenza a uno o all’altro ma in ogni caso sempre a qualcuno messo li dal partito!
Che bella “democrazia” partecipata, che grande libertà di espressione che viene delegata ai cittadini senza distinzione tra iscritti o meno al partito, tanto alla fine chi ne uscirà vincitore sarà sempre un uomo del partito messo lì dal partito che farà gli interessi del suo partito.
Evviva le primarie del PD! Evviva la “democrazia” PD ma attenzione a quella del M5S che seleziona i propri portavoce tra tutti coloro che intendono candidarsi e che verranno votati per le loro idee in piena libertà dalla base degli elettori.  Attenzione allo strano concetto di “democrazia” del M5S che preferisce discutere le proposte di legge con la propria base a differenza di chi vota leggi che danneggiano la collettività a favore dei propri “sponsor” per poi una volta scoperti fare dietrofront e scusarsi per gli errori commessi.
Attenzione soprattutto a chi chiede una partecipazione collettiva sia alle discussioni sui temi cruciali del paese sia in ambito locale a differenza del PD che elegge i suoi rappresentanti senza consultare il proprio elettorato….attenzione perché se un giorno iniziaste a pensare in questo modo sareste costretti a “fare” e non solo a “delegare” e come tutti sanno nelle “nuove democrazie” tutto questo non serve: serve solo esprimere una “democratica” preferenza all’uno o all’altro emissario del partito.
Viva la “democrazia”!!!

Nessun commento:

Posta un commento