Negli ultimi giorni avvicinandoci alle amministrative sembra
sempre più evidente un distacco tra la cittadinanza che avanza richieste d’aiuto
e l’amministrazione comunale che tace.
Sul tema sicurezza si sono adoperati i cittadini
organizzando un incontro pubblico dopo averlo più volte richiesto all’amministrazione. In seguito un altro cittadino (nella fattispecie
io) ha richiamato all’attenzione della stessa amministrazione comunale la
questione della povertà e dell’accattonaggio nel nostro territorio, che
continua ad essere una problematica sempre più evidente.
A differenza dei tre sindaci di sinistra veneti (Giorgio
Orsoni, sindaco di Venezia, Giovanni Manildo, sindaco di Treviso, Ivo Rossi,
vice di Zanonato, svolge le funzioni di sindaco di Padova) che stanno prendendo
provvedimenti a tutela dei loro cittadini, il nostro Comune non sembra avere
nessuna intenzione di affrontare il problema.
Rappresentative le parole del sindaco di Treviso "Noi ci battiamo - dice Giovanni
Manildo - soprattutto contro il racket dell'accattonaggio e per la sicurezza
dei cittadini”. Ci sono persone che arrivano da fuori e chiedono l'elemosina in
modo aggressivo. Sono organizzati, viaggiano in treno da Mestre o in auto. Si
piazzano nei posti migliori e nei giorni di mercato” oppure quelle del
sindaco di Pavia “Noi vogliamo tutelare -
dice il sindaco reggente, Ivo Rossi - le fasce deboli, come gli anziani che
sono indifesi di fronte alle molestie di chi chiede soldi con troppa
insistenza. Non vogliamo i professionisti dell'elemosina,
anche se sappiamo che fra loro non mancano i disperati, a loro volta sfruttati”
(Fonte
Repubblica.it).
Parole già sentite anche nel nostro comune tra la gente, nei
bar e anche sui giornali dopo la “polemica” aperta nei giorni scorsi ma che non
sono proferite da nessun membro della nostra amministrazione comunale. Perché?
Proprio ieri la signora Luisa Valdesalici scriveva una
lettera di denuncia/aiuto su “Redacon” (Giornale online dell’Appennino
Reggiano) esordendo con: “Oggi ho
ricevuto la visita di un incaricato Iren (si é definito Iren ma sono esterni),
al quale, da sprovveduta, ho aperto, avendo ricevuto nei giorni scorsi una
lettera sulla nuova raccolta dei rifiuti con il porta a porta e letta in modo
frugale; colpa mia avendo pensato fosse quello il motivo”...
proseguendo poi con una vera e propria richiesta di aiuto “Ora mi rivolgo anche al
sig. sindaco, che ha il dovere di tutela dei cittadini, di farsi portavoce
presso codesta ditta, perché non é questo un modo nè giusto né corretto per
aumentare i loro contratti ed inoltre tutte quelle persone esterne, perché non
sono dipendenti Iren, li paghiamo noi e le bollette aumentano! Una persona
anziana viene raggirata facilmente e quando hai fatto un nuovo contratto poi
sei nei guai”.
La risposta c’è stata ma
sicuramente non esaustiva: “In merito
alla segnalazione pervenuta si specifica che ad effettuare nella giornata di
oggi visite domiciliari sono stati informatori commerciali di Iren che
propongono offerte sui servizi energetici, come fanno abitualmente anche altri soggetti
che operano nel settore, quali Enel, Edison, ecc. Non si tratta di truffatori
ma di personale che presta un lavoro che rientra in un settore appositamente
normato, con metodologie pubblicitarie che possono risultare per alcuni
cittadini discutibili, ma che non si configurano come raggiri o truffe. Il
Comune di Castelnovo ne’ Monti ha peraltro avanzato oggi una richiesta ad Iren
commerciale perchè, vista la concomitanza con l’attività di informazione
domiciliare sull’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti “Porta a
Porta”, che riveste per l’Ente una grande importanza, questa attività
pubblicitaria venga sospesa nei prossimi giorni così da evitare sovrapposizioni
che possano ingenerare confusione”
(Comune di Castelnovo ne’ Monti)
La signora non ha esitato a replicare: “Riferisco al Comune di Castelnovo ne’ Monti
(nella qualifica di…? Si potrebbe firmare chi ha scritto l’articolo… di certo
non è stato l’edificio!) “…. Motivando le sue ragioni e esternando tutta la sua
delusione verso chi anzi che difendere lei (e con lei ile fasce di cittadini
più deboli) si schiera dalla parte di aziende come IREN. Continua con “ Forse raggiro per chi non è competente in materia o è anziano e non
riesce a capire la differenza di una voce dall’altra. Non so! So che nessuno
regala nulla. So che non possiamo più fidarci di nessuno!” e
conclude con una frase che mostra tutta la rassegnazione tipica dei cittadini
difronte ai governanti: “Ma se al “Comune
di Castelnovo ne’ Monti” va bene così e capisco…, scusi tanto, signor Comune! E
qui chiudo l’argomento. Distintamente saluto”
Si fatica a comprendere perché il sindaco Gianluca Marconi
non intervenga direttamente su queste questioni in qualità di primo cittadino e
neppure per quale assurdo motivo vengano date risposte a firma del “Comune” e
non da componenti della giunta, quasi si volessero fare calcoli meramente
politici astenendosi dall’affrontare temi “delicati che sicuramente scontenterebbero
una parte di elettorato” anteponendoli agli interessi della nostra comunità…. Cosa
che sicuramente non è ma che agli occhi di qualcuno potrebbe sembrare.
In tutto questo la cosa più positiva è sicuramente la
consapevolezza che i cittadini iniziano ad avere del fatto che la politica non
è più in grado di dare risposte concrete senza una loro partecipazione attiva
nella stessa.
Genitoni Massimiliano
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