mercoledì 19 marzo 2014

Il silenzio delle amministrazioni...


Negli ultimi giorni avvicinandoci alle amministrative sembra sempre più evidente un distacco tra la cittadinanza che avanza richieste d’aiuto e l’amministrazione comunale che tace.

Sul tema sicurezza si sono adoperati i cittadini organizzando un incontro pubblico dopo averlo più volte richiesto all’amministrazione.  In seguito un altro cittadino (nella fattispecie io) ha richiamato all’attenzione della stessa amministrazione comunale la questione della povertà e dell’accattonaggio nel nostro territorio, che continua ad essere una problematica sempre più evidente.
A differenza dei tre sindaci di sinistra veneti (Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, Giovanni Manildo, sindaco di Treviso, Ivo Rossi, vice di Zanonato, svolge le funzioni di sindaco di Padova) che stanno prendendo provvedimenti a tutela dei loro cittadini, il nostro Comune non sembra avere nessuna intenzione di affrontare il problema.

Rappresentative le parole del sindaco di Treviso "Noi ci battiamo - dice Giovanni Manildo - soprattutto contro il racket dell'accattonaggio e per la sicurezza dei cittadini”. Ci sono persone che arrivano da fuori e chiedono l'elemosina in modo aggressivo. Sono organizzati, viaggiano in treno da Mestre o in auto. Si piazzano nei posti migliori e nei giorni di mercato” oppure quelle del sindaco di Pavia “Noi vogliamo tutelare - dice il sindaco reggente, Ivo Rossi - le fasce deboli, come gli anziani che sono indifesi di fronte alle molestie di chi chiede soldi con troppa insistenza. Non vogliamo i professionisti dell'elemosina, anche se sappiamo che fra loro non mancano i disperati, a loro volta sfruttati”  (Fonte Repubblica.it).

Parole già sentite anche nel nostro comune tra la gente, nei bar e anche sui giornali dopo la “polemica” aperta nei giorni scorsi ma che non sono proferite da nessun membro della nostra amministrazione comunale. Perché? 

Proprio ieri la signora Luisa Valdesalici scriveva una lettera di denuncia/aiuto su “Redacon” (Giornale online dell’Appennino Reggiano) esordendo con: “Oggi ho ricevuto la visita di un incaricato Iren (si é definito Iren ma sono esterni), al quale, da sprovveduta, ho aperto, avendo ricevuto nei giorni scorsi una lettera sulla nuova raccolta dei rifiuti con il porta a porta e letta in modo frugale; colpa mia avendo pensato fosse quello il motivo”... proseguendo poi con una vera e propria richiesta di aiuto  “Ora mi rivolgo anche al sig. sindaco, che ha il dovere di tutela dei cittadini, di farsi portavoce presso codesta ditta, perché non é questo un modo nè giusto né corretto per aumentare i loro contratti ed inoltre tutte quelle persone esterne, perché non sono dipendenti Iren, li paghiamo noi e le bollette aumentano! Una persona anziana viene raggirata facilmente e quando hai fatto un nuovo contratto poi sei nei guai”.

La risposta c’è stata ma sicuramente non esaustiva: “In merito alla segnalazione pervenuta si specifica che ad effettuare nella giornata di oggi visite domiciliari sono stati informatori commerciali di Iren che propongono offerte sui servizi energetici, come fanno abitualmente anche altri soggetti che operano nel settore, quali Enel, Edison, ecc. Non si tratta di truffatori ma di personale che presta un lavoro che rientra in un settore appositamente normato, con metodologie pubblicitarie che possono risultare per alcuni cittadini discutibili, ma che non si configurano come raggiri o truffe. Il Comune di Castelnovo ne’ Monti ha peraltro avanzato oggi una richiesta ad Iren commerciale perchè, vista la concomitanza con l’attività di informazione domiciliare sull’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti “Porta a Porta”, che riveste per l’Ente una grande importanza, questa attività pubblicitaria venga sospesa nei prossimi giorni così da evitare sovrapposizioni che possano ingenerare confusione”
(Comune di Castelnovo ne’ Monti)
La signora non ha esitato a replicare:  Riferisco al Comune di Castelnovo ne’ Monti (nella qualifica di…? Si potrebbe firmare chi ha scritto l’articolo… di certo non è stato l’edificio!) “…. Motivando le sue ragioni e esternando tutta la sua delusione verso chi anzi che difendere lei (e con lei ile fasce di cittadini più deboli) si schiera dalla parte di aziende come IREN. Continua con “ Forse raggiro per chi non è competente in materia o è anziano e non riesce a capire la differenza di una voce dall’altra. Non so! So che nessuno regala nulla. So che non possiamo più fidarci di nessuno!” e conclude con una frase che mostra tutta la rassegnazione tipica dei cittadini difronte ai governanti: “Ma se al “Comune di Castelnovo ne’ Monti” va bene così e capisco…, scusi tanto, signor Comune! E qui chiudo l’argomento. Distintamente saluto

Si fatica a comprendere perché il sindaco Gianluca Marconi non intervenga direttamente su queste questioni in qualità di primo cittadino e neppure per quale assurdo motivo vengano date risposte a firma del “Comune” e non da componenti della giunta, quasi si volessero fare calcoli meramente politici astenendosi dall’affrontare temi “delicati che sicuramente scontenterebbero una parte di elettorato” anteponendoli agli interessi della nostra comunità…. Cosa che sicuramente non è ma che agli occhi di qualcuno potrebbe sembrare.

In tutto questo la cosa più positiva è sicuramente la consapevolezza che i cittadini iniziano ad avere del fatto che la politica non è più in grado di dare risposte concrete senza una loro partecipazione attiva nella stessa.

Genitoni Massimiliano



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