Oggi recandomi all’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’
Monti ho assistito ad una scena molto triste: Una signora genuflessa che
chiedeva l’elemosina.
Adesso è vero che siamo in tempo di crisi e che anche il
nostro “piccolo paradiso” ne stia risentendo coem il resto del paese, ma mai
avrei pensato di vedere una scena simile a Castelnovo ne’ Monti dove c’è una
forte presenza di associazioni di volontariato e dove il territorio dovrebbe permettere un controllo più agevole di simili
situazioni di indigenza.
Per prima cosa ho postato una foto (senza mostrare il volto
per rispetto della Sig.ra) e condivisa con il profilo FB del Comune per
avvisare gli assistenti sociali o i vigili poiché non mi era dato sapere quali
fossero le reali motivazioni che avevano portato quella persona ad elemosinare
di fronte ad un ospedale.
In questi giorni ho più volte sentito parlare e letto sui
giornali del problema sicurezza a Castelnovo ne’ Monti riguardo ai furti negli
appartamenti diverse opinioni e soluzioni proposte da parte di Candidati
sindaci, politici e anche comuni cittadini, ma non ho ancora visto affrontare
il problema in tutta la sua complessità.
Da qualche tempo, infatti, vediamo persone “accattonare” di
fronte ai supermercati e le chiese ed ora anche all’ospedale e questo mi pone
alcuni quesiti:
Queste persone sono veramente bisognose? Sono residenti nel
nostro Comune? Cosa stiamo facendo per risolvere il loro o nostro problema
sociale?
Sono domande che i più si fanno e alle quali le istituzioni
dovrebbero rispondere perché il problema povertà è reale e sempre più dilagante
come anche quello della criminalità organizzata che trova terreno fertile in
queste situazioni di disagio sociale.
E’, infatti, indispensabile capire se si tratti di persone
indigenti che cercano di sopperire a lacune del sistema oppure affiliati o
vittime di organizzazioni criminali.
Come già detto per comprendere bene e potere contrastare il
fenomeno criminalità a Castelnovo ne’ Monti si dovrebbe avere un quadro chiaro
delle organizzazioni che operano nel territorio e come si muovono non
trascurando anche questo genere di fenomeni che sono espressione di una “breccia”
nel controllo del territorio.
Questo è un percorso che deve necessariamente coinvolgere i
cittadini e le istituzioni e le forze dell’ordine preposte, senza ovviamente scambiarsi
i ruoli di parte (non servono ronde o vigilantes che farebbero più danni che
utile).
I cittadini devono denunciare ed avvisare le forze dell’ordine
perché i mezzi sono limitati e non è possibile un controllo costante della
totale territorialità, e le amministrazioni locali (Vigili e Servizi sociali) dovrebbero
adoperarsi per verificare unitamente
alle associazioni di volontariato quali siano
i casi reali di indigenza per intervenire prontamente e quali siano invece i
casi di truffe che danneggiano l’intera comunità .
Una amministrazione giusta dovrebbe aiutare i bisognosi e
punire gli “approfittatori” e questo sarà possibile solo se vi sarà una volontà
politica nel farlo, nulla togliendo a quanto fatto sino ad ora ma che risulta essere
forse insufficiente.
Genitoni Massimiliano
Portavoce Gruppo M5S C. Monti
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